Pineta di Giovino

La Pineta di Giovino è un enorme patrimonio. Realizzata a partire dagli anni ’60, ora è sostanzialmente suddivisa in tre zone principali: la prima si evolve dall’attuale rotatoria d’ingresso alla zona del lungomare di Giovino, sino al canalone perpendicolare a “Via Pisacane”. La seconda zona, si sviluppa a partire dal suddetto canalone, sino al torrente Castaci e, infine, la parte terminale che va dallo stesso torrente fino ad arrivare al fiume Alli. Le specie arboree che la compongono, oltre al Pino domestico e marittimo, sono da riferire anche ad altra varietà come l’Acacia Saligna, il Pino d’Aleppo e l’Eucalipto. La vegetazione è dunque folta, ma non mancano piccoli diradamenti causati a volte da “selezione naturale” o, come sovente è accaduto, vengono ritrovati alberi in parte tagliati o danneggiati.

Al suo interno, soprattutto nella parte resa fruibile, si distinguono vialetti limitati da staccionate e aree preposte ai pic nic. Nonostante ciò, l’area in questione è sovente mira di incivili, non mancano infatti le parti distrutte nelle aree di sosta o le palizzate mancanti, se non addirittura delle mini discariche che alcune volte si riscontrano, soprattutto nella parte più recondita della pineta, che se pur più selvaggia, maggiormente suggestiva. Molte le Associazioni che hanno profuso il loro impegno affinché il particolare “polmone verde” venga tutelato da azioni vandaliche, adoperandosi al mantenimento delle parti che la compongono. Le norme da seguire, rientrerebbero in quelle buone regole che escludano ogni azione di inciviltà, a tal proposito si aggiunge l’accesso non autorizzato alle macchine nel cuore della parte alberata, cosa che finalmente pare sia arrivata ad un “capolinea” con una recente ordinanza che ne vieta per l’appunto l’accesso. La bellezza del luogo è inequivocabile e si unisce perfettamente a quella che è la parte della costa che la segue, uniformandosi in un paesaggio marino straordinario.

LE DUNE
Nella parte più a nord, ne arricchisce il fascino una particolare “oasi naturalistica” contraddistinta dalla formazione spontanea di dune e dalla presenza di rare varietà di flora e fauna. In virtù di ciò, un gruppo di cittadini, fra cui anche esperti del settore,  ne seguono in maniera particolare l’andamento, preservando la zona con lo scopo di ottenere il riconoscimento come “riserva naturale regionale”.

Un “sodalizio di esperti”, che si è anche profuso a rendere noto le particolarità del luogo, costituendo un considerevole punto  d’interesse ambientale sia per gli stessi cittadini che per eventuali turisti. Gli interventi a favore della Pineta di Giovino, come di tutte le aree verdi del capoluogo, non dovrebbero mai trovare sosta, intervenendo in maniera sistematica e approfondita con azioni mirate alla loro totale salvaguardia. In virtù di ciò, ricordando lo slogan “step by step”, che spesso ha seguito le varie fasi di rinnovamento della Pineta di Giovino, pare siano in cantiere alcune novità che saranno poi espresse nella loro effettività. Si spera, comunque, di non dover sempre “combattere” contro l’inciviltà di alcune persone che ancora non hanno colto l’importanza storica ed ambientale di questi luoghi, che, purtroppo, appare quanto mai lesiva in contesti naturali di pregevole bellezza paesaggistica.